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Giorni di Scuola in Italia

THE ITALIAN LANGUAGE FOUNDATION / September 4, 2025 / Blog, Italian Translation /

Traduzione Inglese

L’autunno in Italia porta con sé tante cose belle: tartufi, castagne, olive, zucche e la scuola! Ho detto scuola 😉? La scuola è sicuramente una bella cosa in Italia.

L’istruzione in Italia è un po’ diversa da quella negli Stati Uniti. È obbligatoria fino ai 16 anni e la settimana scolastica dura solitamente sei giorni, dal lunedì al sabato. L’orario tipico è dalle 8:30 alle 13:30, con una pausa di 15-30 minuti al mattino. La maggior parte delle scuole non prevede la pausa pranzo e non serve il pranzo. Dopo la fine della scuola, i bambini tornano a casa per il pranzo, che viene servito molto più tardi rispetto agli Stati Uniti. Gli italiani apprezzano l’importanza di condividere i pasti in famiglia, malgrado durante un giorno di scuola.

Le materie insegnate sono italiano, inglese, matematica, scienze naturali, storia, geografia, studi sociali ed educazione fisica. Alcune scuole offrono anche francese, spagnolo, arti visive e arti musicali. I genitori possono scegliere di mandare i propri figli alla scuola primaria (non obbligatoria), la scuola dell’infanzia, per le età 3-6, se lo desiderano. La scuola primaria è per i bambini dai 6 agli 11 anni, la scuola secondaria di primo grado è per i bambini dagli 11 ai 14 anni e la scuola secondaria di secondo grado è per i bambini dai 16 ai 19 anni.

Un tempo gli studenti più piccoli dovevano indossare un bavaglino, o un grembiule, a scuola, ma non più. A Positano, indossano polo con il nome della scuola. Tutti gli studenti portano con sé uno zaino per i libri e i compiti, e le scuole di Positano hanno intelligentemente deciso di aggirare il problema degli zaini griffati, dando a ogni bambino uno zaino realizzato con jeans riciclati. Che egualitarismo!

L’ultima volta che siamo stati a Roma, la nostra adorabile guida Giovanna ci ha presentato il suo bambino, che ha accompagnato a scuola in moto per sfuggire al traffico cittadino. Abbiamo visitato la sua aula e siamo rimasti incantati dai colori vivaci e dall’allegria della stanza, a testimonianza dell’entusiasmo per l’apprendimento. Quando ero piccola a Napoli e Bari, i miei amici italiani del vicinato frequentavano tutti scuole italiane, e li guardavo con invidia andare a scuola. Ero sicura che si divertissero più di me, essendo istruiti a casa. (Si, ho imparato leggere 😊)S Ogni giorno, non vedevo l’ora che i miei amici tornassero da scuola e potessimo giocare a calcio alla lattina o andare in bicicletta insieme, ma quanto avrei voluto andare a scuola con loro!

Per alcuni di questi consigli, grazie mille alla mia amica Carmela Cavaliere, esperta di ospitalità presso la lussuosa Villa Francesco a Positano, Italia clicca qui. Sì, è proprio la stessa Carmela che appare come personaggio nel mio romanzo giallo per adulti/giovani adulti ambientato a Positano, SECRETS IN TRANSLATION (Fitrzroy Books, 2018), per il quale è stata di grande aiuto per la ricerca. Su Instagram, potete trovarla su @carmencitaitaly80.

Autrice di oltre trenta libri tradizionalmente pubblicati per giovani lettori, Margo Sorenson ha trascorso i primi sette anni della sua vita in Spagna e Italia, divorando libri e cibo italiano e parla ancora (o prova!) le lingue della sua infanzia. Il suo romanzo per adulti/giovani più recente, SECRETS IN TRANSLATION (Fitzroy Books, ottobre 2018), è ambientato a Positano, con l’eroina Alessandra, la cui capacità di parlare italiano la aiuta a sentirsi a casa in Italia, ancora una volta, e a risolvere un mistero che minaccia coloro che ama. Naturalmente, sarebbe un fantastico regalo di per adulti e adolescenti! Per ulteriori informazioni su come ordinare questi e gli altri libri di Margo(per i lettori più giovani, ricordate SPAGHETTI SMILES e tante letture divertenti😊!), visitare il collegamento qui.

Corone d’alloro, scherzi e prosecco: come si festeggia la laurea in Italia

THE ITALIAN LANGUAGE FOUNDATION / July 28, 2025 / Blog, Italian Translation /

Traduzione Inglese

Di Gabriel Harmetz 

Negli Stati Uniti, la laurea è una cerimonia solenne fatta di discorsi ufficiali, toga e tocco, e lancio del cappello. In Italia, invece, la laurea è tutto fuorché solenne. È un mix travolgente di rito accademico, tradizione antica e pura goliardia —con corone d’alloro, brindisi a base di prosecco e una buona dose di umiliazione (affettuosa).

Il simbolo più iconico è la corona d’alloro, intrecciata con foglie fresche e indossata da ogni neolaureato—dottore o dottoressa—dopo aver discusso con successo la propria tesi. L’usanza risale all’antica Grecia e a Roma, dove l’alloro era simbolo di vittoria e intelletto. Oggi le corone sono spesso decorate con nastri rossi, bacche e ciondoli che richiamano la facoltà. Alcuni amici staccano una foglia come portafortuna, sperando accorci così la strada verso la propria laurea.

Il percorso accademico non è affatto una passeggiata. Gli studenti italiani devono discutere oralmente la tesi di laurea davanti a una commissione—spesso con amici e parenti tra il pubblico. È un momento intenso che si conclude con un voto finale su 110 (con 110 e lode come massimo riconoscimento). Dopo la proclamazione ufficiale, iniziano i festeggiamenti… e gli inevitabili scherzi.

Tra le tradizioni più divertenti (e temute) c’è il papiro: un enorme cartellone realizzato in segreto dagli amici, scritto in rima—spesso in dialetto—che racconta episodi imbarazzanti, disastri sentimentali e stranezze del laureato. La lettura pubblica del papiro è obbligatoria e si svolge in una piazza affollata, tra risate, interruzioni, e “penitenze”: bere, cantare o travestirsi in modo ridicolo. In molti casi, il papiro viene appeso per la città, per massimizzare la visibilità (e l’imbarazzo).

A Padova e Venezia i papiri tappezzano fiumi e piazze universitarie. A Padova, i laureati devono anche saltare una catena simbolica all’ingresso del Palazzo del Bo, segnando così l’uscita ufficiale dalla vita da studente. A Bologna, la più antica università del mondo, amici e compagni seguono il laureato per le vie del centro, intonando “Dottore! Dottore!” e dandogli calcetti scherzosi lungo il tragitto.

Non mancano neanche i travestimenti: parrucche, costumi da supereroe, pagliacci o improbabili imitazioni dei professori. A volte i laureati vengono cosparsi di farina, uova o schiuma da barba, o sfidati a mangiare aglio crudo, recitare scioglilingua o ballare in mezzo alla folla.

Ogni città ha anche le sue superstizioni legate alla laurea:

  • A Bologna, non si deve salire sulla Torre degli Asinelli prima di laurearsi.
  • A Napoli, gli studenti di medicina evitano il Cristo Velato.
  • Alla Bocconi di Milano, si evita di passare tra i leoni del campus.
  • A Pisa, non si visita (né si gira intorno) alla Torre pendente.

Queste tradizioni, ancora vive nelle università storiche come Bologna, Padova e Ca’ Foscari a Venezia, sono molto più di semplici goliardate. Sono un modo unico per celebrare con affetto e ironia il traguardo raggiunto: hai preso la laurea, ma ricorda di non prenderti troppo sul serio.

Rispetto alla coreografia levigata delle cerimonie americane, le lauree italiane sono personali, esagerate, buffe—e assolutamente indimenticabili. Un po’ rito classico, un po’ prova orale, un po’ teatro di strada: impossibile dimenticarle.

La Comunità di Vicinato in Italia

THE ITALIAN LANGUAGE FOUNDATION / July 10, 2025 / Blog, Italian Translation /

Traduzione Inglese

Di Angie Branaes

Quando passi un po’ di tempo in Italia, noti subito che le persone sono molto amichevoli. È facile diventare parte della comunità del vicinato. I vicini si salutano spesso con un sorriso e dicono: “Buongiorno! Come sta?”. A volte ti invitano anche a mangiare insieme.

Se ti invitano, è meglio andare con appetito! Anche un incontro informale diventa spesso un pasto con tanti piatti e specialità locali. In Toscana, si mangiano salumi locali e lasagne fatte in casa. In Liguria, si trovano spesso insalate, torte di verdure e pasta al pesto. Alla fine del pasto, c’è sempre qualcosa di dolce e un caffè.

Nel paese, molte persone coltivano frutta e verdura. Anche i balconi hanno spesso alberi di limone, piante di pomodoro o vasi con erbe fresche. I vicini possono darti qualcosa del loro raccolto se li saluti e fai un complimento, come: “Che pomodori bellissimi!”. Fa tutto parte dello spirito generoso e della vita di comunità.

Sarzana, al confine tra Toscana e Liguria, è una di queste città. È abbastanza piccola da sembrare accogliente, ma abbastanza grande da offrire negozi carini, concerti estivi e un mercato settimanale. Se parli un po’ con le persone, ti sentirai presto come uno del posto.

Quando impari alcune frasi semplici in italiano, è più facile fare amicizia e sentirsi parte della comunità. Un sorriso caloroso e un “Buongiorno! Come sta?” possono fare la differenza.

Sono felice di collaborare con l’Italian Language Foundation, che sostiene lo studio della lingua italiana negli Stati Uniti.

Informazioni sull’autore

Angie Branaes è l’autrice dei libri di italiano per principianti “Easy Holiday Italian” e “Seconda Casa – Easy Italian for Living Like a Local”. Ispirata dalle sue estati in Italia, Angie scrive storie di facile lettura che insegnano l’italiano pratico per le vacanze e la vita quotidiana. I suoi libri sono disponibili su Amazon e nelle principali librerie di tutto il mondo.

Amazon link for Easy Holiday Italian
Amazon link for Seconda Casa – Easy Italian for Living Like a Local

Licei italiani contro scuole superiori americane: esami tosti e festoni per il diciottesimo

THE ITALIAN LANGUAGE FOUNDATION / June 25, 2025 / Blog, Italian Translation /

Traduzione inglese

di Gabriel Harmetz 

Hai mai fantasticato di mollare il tuo liceo americano per un liceo italiano? Immergiamoci nel mondo delle scuole superiori italiane e confrontiamole con le high school americane.

Le high school americane durano quattro anni (dal 9° al 12° anno, età 14-18), con scuole pubbliche, private o charter. Si studiano materie base — inglese, matematica, scienze, storia —, si scelgono corsi opzionali come danza o programmazione e si partecipa a club o squadre sportive per arricchire l’esperienza. Gli studenti corrono da un’aula all’altra, destreggiandosi tra armadietti e corridoi caotici.

In Italia, invece, la scuola superiore dura cinque anni (età 14-19) ed è più rigida e focalizzata. A 13 anni, gli studenti devono scegliere un indirizzo, un po’ come gli americani scelgono la specializzazione all’università:

  • Liceo: per “intellettuali”, con vari indirizzi: Classico (latino, greco), Scientifico (matematica, scienze) o Linguistico (lingue). Oltre l’80% dei diplomati prosegue all’università.
  • Istituto Tecnico: forma per carriere in contabilità (ragioneria)  o tecnologia e tecnica, con possibilità di scegliere se proseguire all’università o no.
  • Istituto Professionale: prepara a mestieri più “pratici” come cucina o meccanica.

Gli studenti italiani restano nella stessa aula tutto il giorno con gli stessi 20-30 compagni per cinque anni, creando legami profondi quasi come quelli familiari. Sono i professori a spostarsi! Inoltre, la scuola va dal lunedì al sabato (solo alcuni fortunati hanno la settimana di cinque giorni).

Valutazione

Negli USA si utilizza una scala da A a F (90-100 = A). I professori possono alzare i voti, offrire crediti extra o parlare con i genitori per aiutare gli studenti con la media. Bocciati in una materia? Si può recuperare durante l’estate — ripetere l’intero anno è raro e viene suggerito per “aiutare” anziché imposto. I voti combinano compiti, quiz e verifiche.

In Italia, la scala è da 1 a 10, con 6 come sufficienza. Nei licei più prestigiosi, i voti sono spesso “sottostimati” per spronare gli studenti, con voti tra 2 e 8 e punteggi strani come 5½, 6-, 7+ ecc. Niente crediti extra: si deve sgobbare. Insufficiente in una materia (5 o meno)? Gli esami di riparazione a settembre offrono una chance. Insufficienze in più di 3 materie a giugno o fallire gli esami di riparazione a settembre risulta nella temuta bocciatura (ripetere l’anno), decisa e imposta dai professori.

Stile di insegnamento

Le scuole americane mescolano lezioni interattive, progetti e discussioni, incoraggiando la creatività. I professori spesso si presentano come amici o mentori e molti test sono a scelta multipla. Club e sport garantiscono il divertimento.

In Italia, l’insegnamento punta su memorizzazione e padronanza della materia. Le lezioni sono dense, richiedono 3-4 ore di studio giornaliero. Non esistono i test a scelta multipla: le verifiche sono saggi o interrogazioni — frequenti esami orali in piedi vicino alla cattedra davanti a tutti. La scuola si concentra esclusivamente sullo studio; le attività extrascolastiche sono a parte.

Esami importanti

L’Esame di Maturità italiano, a 18-19 anni, è una prova intensa: due scritti (italiano e uno specifico dell’indirizzo), un orale che copre tutte le materie, e i voti degli anni precedenti. Una Commissione di Maturità — professori che arrivano apposta da regioni lontane per garantire imparzialità — intimorisce con facce sconosciute e severe. Valutato su 100 (60 per passare), dà il Diploma di Maturità. Punteggi alti (81-100) aprono le porte ai corsi universitari più prestigiosi. Si fa una volta l’anno: se fallisci, ti tocca ripetere l’intero ultimo anno, non solo l’esame.

Negli USA, SAT (400-1600) e ACT (1-36) si fanno al penultimo o ultimo anno, testando lettura, matematica e scienze per le domande universitarie, non per il diploma. Con molte domande a scelta multipla, sono ripetibili. Punteggi altissimi (1400+ SAT, 30+ ACT) aiutano le domande universitarie, ma il diploma di high school non dipende da essi.

La tappa dei 18 anni

In Italia, il diciottesimo compleanno, che di solito cade durante il quarto o quinto anno di scuole superiori, è un evento epico — forse perché a 18 anni si sbloccano contemporaneamente l’accesso a  patente, matrimonio, alcol e voto! Si organizzano quindi feste memorabili.

Negli USA, i 18 anni consentono il voto e di firmare contratti, ma l’accesso a patente (16-17) e alcol (21) sono scaglionati nel tempo, quindi i diciottesimi compleanni sono più semplici. A rubare la scena sono invece il Prom e la cerimonia di diploma.

L’importanza Dell’apprendimento Delle Lingue

THE ITALIAN LANGUAGE FOUNDATION / June 5, 2025 / Blog, Italian Translation /

Traduzione inglese

Di Diva Zeckua

Vi siete mai chiesti quanto diverso sarebbe il mondo se tutti potessimo parlare ogni lingua e dialetto esistenti? Anche se questo non sarebbe mai possibile, l’apprendimento delle lingue ci permette di avere l’opportunità di comunicare con molte persone in diverse parti del mondo. All’inizio della mia carriera universitaria nel 2018, non capivo l’impatto che le lingue avrebbero avuto sulla mia vita, ma anche su quella degli altri. Ora che sono una futura dottoressa optometrista, capisco meglio l’importanza di poter comunicare in diverse lingue. Per esempio, personalmente trovo molto bello poter creare contatti unici con i pazienti nella loro lingua madre e aiutarli a comprendere al meglio il loro stato di salute. 

Inoltre, parlare una o più lingue straniere, come l’italiano, ci dà la possibilità di poter conoscere altre persone del nostro settore di lavoro che parlano quelle lingue. Come risultato, si possono creare legami internazionali e si può anche avere l’opportunità di espandere la nostra conoscenza di come si svolgono le nostre professioni in diversi paesi. Quando ho viaggiato per l’Italia nel 2023 e nel 2024, ho avuto l’opportunità di entrare in alcuni negozi d’ottica e comunicare direttamente con alcuni professionisti del settore dell’optometria nelle città di Lucca, Venezia, e Salerno. Siccome esistono differenze tra i paesi per quanto riguarda lo svolgimento dell’optometria, ho avuto l’intenzione e la curiosità di ampliare la mia conoscenza di questo settore in Italia per capire meglio come funziona il mio futuro lavoro lì. Sono state esperienze indimenticabili che mi hanno incoraggiato a continuare il mio percorso, e mi hanno fatto capire quanto la lingua italiana mi ha aiutato ad aprire porte che non avrei mai pensato di aprire prima di studiare la lingua. Mi piacerebbe poter fare lo stesso e imparare di più in altre città dell’italia in futuro. 

A volte non si sa come, oppure quanto, una lingua straniera possa cambiare la vita. È per questo, e per molti altri motivi, che incoraggio tutti a studiare le lingue straniere, soprattutto l’italiano, a scuola o da soli!

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